Digital Libraries of Basilicata - Modern Literature

date

1612-01-27

author

Persio, Orazio

title

Matera e dintorni nel XVII secolo: paratesti, prosa e poesia encomiastica - Orazio Persio - il Figliuol prodigo - lettera di Orazio Persio a Alessandro de' Monti

bibliography

  • Orazio Persio. Il figliuol prodigo rappresentatione del dottor Horatio Persio da Matera, cittadin romano. All’illustriss. Sig. D. Alessandro de’ Monti marchese dell’Acaia e viceré nella provincia d’Otranto per Sua Maestà. Napoli: Roncagliolo, 1612.
  • Orazio Persio. Il figliuol prodigo, cc. a2r-a3r.

teibody

[c. a2r] All’illustrissimo signor e padron mio colendissimo. Quel che può sovra di me assai via più che io medesimo non posso, il P.F. Giacomo da Lecce Cappuccino e predicatore celeberrimo si degnò gli mesi adietro commandarmi che, fuggendo i caldi estivi, et insopportabili havessi in scena la sagra Istoria del Prodigo Evangelico condotta, con alcuni suoi divoti e dotti avvertimenti, a tutto ciò perché a grado esser doveva V.S. Illustrissima, la quale (fuor dello stile de gli altri gran Signori suoi pari) havendo a schivo le attioni comiche, profane e lascive sì come ad ottimo Prencipe ad introdurre i buoni e santi costumi ne’ suoi soggetti, con l’apparato delle Sagre Scene è tutta desta et intesa; come altresì vigilantissimo, e con occhi d’Argo l’amministrazione del diritto in questa [c. a 2v] famosa e gran Provincia d’Otranto, nella quale invece nel Re N. Signore Filippo III lo scettro con felicissime maniere sostiene. E quantunque io ingombrato da molti affari della mia professione legale mi ritrovassi, anzi più travagliato da alcuni colpi di avversa Fortuna, per non dire falsi amici, nondimeno per gradire alla pia e santa volontà di V.S. Illustrissima ho nell’oblio profondo molta parte de’ giorni e delle notti sommerso tutte le mie fastidiose et angosciose cure; in guisa tale che, con la sollecita fatica di due mesi, ho descritta e composta la detta Sagra Istoria, nel modo che ella vedrà; e gliela mando e dono in segno di quella sagra volontà che ho avuto di obedire a’ suoi comandamenti. Et se, Illustrissimo Signore, non sentirà quel gusto che forsi sperava da grave e gratioso componimento, non è colpa la mia, giaché io né possuto né saputo ho più in così poco tempo, ma del detto P.F. Giacomo, il quale serà ingannato da dovero, in darmi tanti honori fuora de’ [c. a 3r] miei meriti. Ma so che V.S. Illustrissima, essendo cotanto saggia, scuserà l’uno e l’altro: nel padre il troppo affetto et in me il natural difetto. Con tutto ciò gradisca nell’Operetta l’animo mio, che è stato grandissimo in considerar di poterla compiacere; che io intanto non mancherò isforzarmi con cose maggiori, sodisfare in parte l’altezza del suo ingegno, se tanto piacerà al sommo Iddio, il quale a V.S. Illustrissima conceda ogni compito accrescimento di gloria e di felice stato. Di Matera, a 27 di gennaio 1612. Di V.S. Illustrissima Divotissimo servitore Horatio Persio

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