Al Signor Carmenio Troiani, in lode del Signor Giovan Vincenzo Brancacci. L’autore.
Troian, so ch’è gran tempo il cuor ti stringe
alto desio d’immortalar tuoi carmi
con lo stil di Calliope e cantar l’armi
d’eroe che d’ogni onor si fregia e cinge.
Ecco, l’hai presso, e d’uopo fia non finge
episodi, ma quasi in bronzi e marmi
memorie scriva, alti poemi e s’armi
il tempo invan che l’altrui glorie spinge.
Brancacci è questi il cavalier sì prode,
ecco il tuo Achille, Omero, ecco il Troiano
tuo duce, oh tu che fai Matera in Manto.
Scrivi e canta di lui l’immensa lode,
che chi cantò del cavalier sovrano,
fia roco augello al tuo celeste canto.