Del Signor Romano Paulicelli all'autore, risposta.
Ben scarso vanto è dir che la statura
D’Alcide tien chi più d’Ulisse invitto:
Serbar cittadi può, librando ’l dritto,
Non men, che con la destra, atterrar mura.
Poco titolo è a lui, che renda oscura
Di Marte la sembianza u ’l brando ha stritto
E che Amor vinca al volto è un breve scritto
Ma fa chi così ornar suoi preggi ha cura.
Ah, che non degni honor, Persio, son questi.
Di quel Brancaccio in cui ha ’l Cielo uniti
Gli stupor tutti, onde s’inarcan cigli.
Ma scorgo hor l’arte a fin che i duon celesti
Da gl’orecchi mortal, restino uditi.
A’ bassi essempi alto essemplar somigli.