
Petrus de Vinea
Epistolarum Libri VI
L’importanza storica e letteraria della collezione di lettere attribuita a Pier della Vigna
La raccolta epistolare tradizionalmente attribuita a Pier della Vigna rappresenta uno dei vertici della cultura politica e letteraria del XIII secolo, oltre a costituire un documento fondamentale per comprendere la costruzione ideologica, amministrativa e retorica della monarchia sveva sotto Federico II. Non si tratta di un "epistolario" personale, ma di una summa organizzata e strutturata — un vero “manuale politico-ideologico” — che raccoglie lettere "ufficiali" prodotte nell’ambito della cancelleria imperiale.
1. Un laboratorio della politica federiciana
2. Un capolavoro di "Ars dictaminis"
3. Fortuna, diffusione e influenza
Dante stesso (nel canto XIII dell'Inferno), nel riconoscere in Pier della Vigna un simbolo della fedeltà e della tragedia del potere, mostra quanto l’aura intellettuale del logoteta fosse già consolidata nel Trecento.
4. Un oggetto privilegiato per le Digital Humanities
L’articolazione complessa della summa, la presenza di un lessico altamente codificato, il suo carattere di testo politico e retorico al tempo stesso, la rendono particolarmente adatta alle tecnologie digitali:
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marcatura TEI-XML,
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identificazione semantica di persone, luoghi e istituzioni,
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collegamento con Linked Open Data,
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visualizzazione delle reti diplomatiche e dei modelli retorici.
Le edizioni digitali moderne, tra cui quella che sta nascendo nel contesto di Tech4You, consentono oggi di restituire in modo nuovo la ricchezza e la complessità di questo corpus.

