ORA È PIÙ LUNGA QUESTA STRADA
Ora è più lunga questa strada
che lasciai in dicembre, e sulla valle
dietro i fiori d'inverno i miei pensieri
cercavano i litigi dei ragazzi
sdraiati sopra i muri. Ora, per sempre,
il cane s'addormenta lungo il fiume,
batte ai davanzali il primo sole;
non chiedo la tua voce, assente
mi ritorni, stasera dietro i vetri
d'una stanza silenziosa (sulla strada
i nomi, le vecchie sotto gli alberi,
villa Grazioli, Flora, Viale Liegi)
brucia in te la voglia d'ascoltarmi.
Quaggiù accendono le lampade,
sul fuoco mia madre ha steso un panno
senza colore, fuma dentro gli occhi,
la strada fredda s'impigrisce di uomini
ignari, è sera sopra i boschi.
(Potenza, marzo 1945)