Formulario di petitioni, responsioni e repplicationi per Astorre II Manfredi, signore di Faenza
idno
LXXXIV
date
title
Exhortatoria de una madonna al suo amante a pacientia, offerendoli dignissimi ristori.
summary
Lettera d’amore nella quale una donna esorta l’amante ad attendere il tempo propizio per un loro incontro.
bibliography
- Bologna, Biblioteca Universitaria, 226 (già 272), cc. 69r-71r.
- Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reginense Latino 1398, cc. 89r-91r.
teibody
Exhortatoria de una madonna al suo amante a pacientia, offerendoli dignissimi ristori
1. Io cognosco, nobilissimo et valoroso giovene e da me singularmente amato, ch’io sono obligata, per debita ragione [69v] et fede, de rispondere ala vostra ornatissima et gratiosa littera, la quale in nelli passati giorni dala vostra prudentia cum summo dilecto et piacere ho recevuta. 2. E ben voria, per lo caso dubioso e pien di sospetto quale la invida fortuna novamente nel petto d’i nostri inimici ha generato, potervi, sì come già cum la difusa mano e libera penna, le ardentissime risposte hora mandarvi, per le quale ho compreso e non per altra cosa ve è il ‹vi›vere caro et aiuto dela dolente anima vostra potervi idoneamente satisfare. 3. Ma io, di cui el petto e l’alma è da diversi affanni stimulata, solo pregaria amore mi facesse gratia di tanto ingegno, che quello che ho nel core la penna il sapesse ornatamente scrivere.
Dopocaso
segno di omissione, edubioso
aggiunto nel marg. sin.
4. Ho inteso, valoroso et nobilissimo amante, et letto più volte la vostra ornatissima epistola, la quale è piena non solamente de ornato parlare, ma etiamdio di tanta honestade e fede, prudentia et doctrina, che non seria possibile a un core gentile retenerse di legerla o di respondervi, tanto più quanto ve sete portato cum tal modo e via cum tanta temperantia e senno.
5. In voi certo è regnato e regna tanta modestia e gentileza di costumi e natural vergogna mista cum probatissimo timore dela diminutione del’honor mio, quantunche pur il suspetto ci sia che ben seria nata d’un sasso, ben seria di core marmoreo e tutta fredda e gielata chi non s’inclinasse cum quella honestade ad amarve, cum [70v] quei costumi visitarvi, cum gesti e modi risguardarvi, che voi, per vostra inclinata e natural vertude, ve dignati amare alcuna come haveti mi, benché mi reputi assai indegna de essere amata da cotal persona. 6. L’inzegno del quale, la virtude, el modo dela costumata vita, el tenir secreto ogni fuocho, el strenger tra si stesso ogni fiamma, meritaria che lui fusse da ogni gran madonna amato com’elgli ama.
7. Siché, nobilissimo giovene, per l’amore, per la fede, per la prudentia et per lo adornato vostro ingegno, per quella così excellente eloquentia e doctrina che in voi regna, sapiati ch’io v’amo et amarò sempre. 8. Quantonque la basseza del mio stato faccia il mio amore non di molto essere, et la vostra virtù troppo lo extimi, vi dono, offero et pongolo in signoria del costumato voler vostro.
Dopointeso
segno di omissione, evaloroso et
aggiunto nel marg. dx.
9. Ma delibero, per il [71r] nostro migliore, che voi et io stiamo pacienti a quello che amore contra nostra voglia inimichevolmente ci toglie, sperando che una volta a più dextra et a più reposata fortuna ci farà contenti cum sì copioso ristoro et honesto, che haveremo a rimanere satisfatti di tanta offesa.
10. Et se gli occhi mei, che per adrieto sempre furon vaghi di scontrarsi amorosamente nei vostri, non seranno in nelo avenire così correnti al suo offitio, scusatigli, e viveti securo che quegli del cuore, del’anima e dela mente sempre seranno pronti, desiderosi et caldi a vedervi, l’orecchie delo ’ntelletto a sentire et ragionare di voi, et cum ogni mio solicito pensiero sarrò dovunque dimorareti.
11. Ricommandandome a voi, nobilissimo et valoroso giovene, che tutta di cordialissimo et perfecto amore rimango vostra.
Dopopensiero
segno di omissione, esarrò
aggiunto nel marg. dx.
notes alpha
notes int