Dell’Accademie della città di Venosa.
La nobiltà medesmamente di detta città se può conietturare dall’Accademie erette in essa, e quantunque questo nome d’Accademia traha origine da una villa presso Athene, nominata cossì: dove Platone insegnava la sua filosofia e perché questa scola fu la più celebre dell’antique, quindi è che le radunanze di molte persone di buone lettere han preso questo nome d’Accademici a somiglianza di quella; non per questo non dovemo confessar che l’Accademie non siano state erette et hoggi dì s’eriggano nelle più nobile e famose città che fussero al mondo: come Napoli, Roma, Siena et altre e se ne i tempi antiqui, per defetto di scrittori, non si legge che nella città di Venosa fussero erette alcune Accademie mentre erano in essa tanti eccelsi et elevati spirti: pure a tempo nostro nell’anno 1592 l’Ill.mo Don Scipione De’ Monti retrovandosi con sua moglie e famiglia in detta città capitanio della nona militia a cavallo, homo in tutte le lettere, latine, vulgare, greche e spagnole perfettissimo vedendo alcuni elevati spirti giornalmente poetizare, anzi istigato un giorno dal dottor Ascanio Cenna mentre l’inviò l’infrascritto epigramma:
Ad Ill.mus D. Scipione(m) de Montibus Ascanius Cenna Venusinus
Mons pie, musarum requies, mons floride, cuius
Et mirtum et laurum grande cacumen habet
Unde emanant fontes quorum dulcedine vates
Sacra canunt, priscis abdita temporibus.
Si te divorum pietas divertat ab omni
Fulgure, et optatos praestet ab inde dies!
Fac ego montano precingar tempora mirto
Delibemque sacras fontis anhelus aquas
Ut valeam post hac tecum traducere vitam
Chaonidumque sacras tollere ad astra deas
Nam sine te quemque dehiscare musa poetam
Abnegat. In te uno, spem tenet omnis amans
Ergo age, neu precibus desis, neu iusta petenti
Obsistas: ius est, hic honor, atque labor.
Fu di parere un giorno erigere in detta città di Venosa una Accademia delli più elevati spiriti che se ritrovavano in essa, instrutti nella poesia, et havendo comunicato questo suo desiderio con il Sig. Gio. Antonio Rossano, che allora era accasato in detta città, e con molti altri diede principio a detta Accademia e la intitulò l’Accademia delli Piacevoli Venusini e con esso aggregò li soprascritti:
L’Ill.mo Don Scipione de i Monti prencipe dell’Accademia
L’Ill.mo D. Camillo de' Monti detto l’Accademico Cortese
Il Signor Gio. Antonio Rossano detto l’Accademico Risvegliato
Il Signor Marco Aurelio Giustiniano, detto l’accademico Amoroso
Il Dottor di legge Ascanio Cenna, detto l’Accademico Grave
Il Dottor di legge Gio. Battista Maranta detto l’Accademico Pensoso
Il dottore di legge Gio. Cesare de Marinariis, detto l’Accademico Infiammato
D. Loyggi Maranta, theologo, detto l’Accademico Constante
Il Dottor medico Vincenzo Bruno, detto il Tirinculo
Donno Achille Cappellano primicerio detto l’Accademico Sottile
Il signor Horatio Caputi, detto il Bidello
Il signor Manilio Cappellano, detto l’Accademico Incognito.
Il signor Giustiniano d’Altruda, professo in legge, detto l’Accademico [...]
Leone Barone, detto l’Accademico Indegno
Horatio de Gervasijs, detto l’accademico Povero
Pompilio Russo, detto l’Accademico Esercitato
Gasparro Ciliberto, detto l’Accademico Faceto.
Questi signori accademici per molti mesi e giorni se intertennero con questo honorato esercitio, e facevano ogni dì congregatione nel studio del sopradetto signor Primicerio D. Acchille Cappellano.