Digital Libraries of Basilicata - Modern Literature

date

1582

author

Cenna, Giacomo

title

Potenza e dintorni nel XVI secolo: paratesti, prosa e poesia encomiastica - Accademie venosine - Rinascenti - giornata II - testi di dedica a C. Clavio

bibliography

  • Cenna, Giacomo. Cronaca antica della città di Venosa. Napoli, Biblioteca Nazionale, ms X.D.3., cc. 177r-177v.
  • Cenna, Giacomo. Cronaca antica della città di Venosa. Napoli, Biblioteca Nazionale, ms X.D.3., cc. 177r-177v.

teibody

[c. 177r] Sonetto del Principe dell’Accademia intitolato l’Accademico Segace Fu angusto giro al tuo elevato ingegno questo da Dio creato immenso mondo, fu lieve al tuo saper ogni gran pondo, e breve cifra l’arenoso regno. Fosti novello Atlante al ciel sostegno, che di lui penetrasti il gran profondo e festi noto a noi l’ampio suo tondo, e dell’aurate stelle ogn’alto segno. Ben è raggion che la tua mente s’orni di rai di gloria e di stellanti lumi, che verso il ciel drizza tutti i pensieri. Altre grandezze hor vedi et altri giorni, senza mutar di tempi e di costumi, senza girar de gl’astri hor grati hor fieri. Sonetto dell’Accademico Ardito Come nocchier da rive strane e ignote, citadino celeste, or CLAVIO siedi nel patrio lido, ove ti posi e siedi fra Cinosura e ’l gelido Boote. Quivi di mille stelle erranti e immote godi propinquo il lume e, lieto, vedi come del ciel le più reposte sedi aperte sono nelle tue carte e note. [c. 177v] Et e raggion che di disaggi, al fine del camin dubbio gionto, ivi homai prendi dolce riposo e dormi un sonno eterno, mentre da mille forme alme e divine, Endimion beato i baci accendi, sopito, in grembo al gran Motor attendi. Sonetto dell’Accademico Schivo Mentre a noi ti ritolse invida Cloto, CLAVIO famoso e, nell’etheree e belle stanze ti collocò, pur su le stelle camin prendesti a te già conto e noto; Ché ben sai tu dell’alte sfere il voto, e l’ampi giri, e quale sian fra quelle le stelle a noi benigne o pur rubelle, l’orto, l’occaso, il trepidar del moto. E ben sei degno che l’eterne faci servan di lume ai spirti invece estinti, se lume desti in vita al lume loro, e che la luna e il sol, l’argento e l’oro, scaccin dal volto in nero eclisse avanti carbone in lutto, i loro ostri vivaci.

notes alpha

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