Camillo Porzio

La congiura de’ Baroni del Regno di Napoli contra il Re Ferdinando primo

Edizione digitale de La congiura de’ Baroni del Regno di Napoli contra re Ferdinando primo di Camillo Porzio, codificata in TEI-XML a cura del dr. Cristiano Amendola nell’ambito del progetto PRIN – PRIN-2022YK2MPW “HISTORIALE MARE – Historiographical Insight: Sources, Theory, Oratory and Rhetorical Instruction, Authorship, Literary Evolution – Middle Ages and Renaissance Evidence” – RIF. 39/2024/TIPB/DSU (responsabile scientifico prof. Fulvio Delle Donne, Università di Napoli Federico II).

Pubblicata a Napoli nel 1565, La congiura de’ Baroni del Regno di Napoli contra re Ferdinando primo di Camillo Porzio (Napoli 1526 – 1580) è un caposaldo della storiografia meridionale del secondo Rinascimento. Porzio, giurista e figlio dello storico umanista Simone, ricostruisce la rivolta dei grandi feudatari del Regno di Napoli contro Ferdinando I d’Aragona (1485-1487) basandosi su processi inquisitoriali, dispacci diplomatici e registri della Cancelleria aragonese, ordinati con un metodo critico pionieristico. Ne nasce un affresco vivido della complessità politica del Mezzogiorno quattrocentesco.

L’opera ha un’impronta moralistica marcata: Porzio, cattolico rigoroso e funzionario leale, propone la congiura come monito contro l’aristocrazia e apologia dell’autorità regia. Il rigore documentario, però, restituisce ritratti psicologici sfaccettati – dal cardinal d’Aragona ai Sanseverino – e rivela le fragilità dello Stato aragonese, alternando pathos tragico e resoconti giuridici puntuali.

Ristampata più volte tra XVI e XVII secolo, l’opera divenne imprescindibile per gli storici europei. Nel Sette-Ottocento animò il dibattito sul dispotismo illuminato e, nel Risorgimento, offrì un modello di resistenza nobiliare. Le edizioni critiche moderne evidenziano la precisione filologica e il dialogo con Machiavelli e Guicciardini.

Questa edizione digitale si basa sulla editio princeps romana del 1565 e sull’edizione curata da Ernesto Pontieri (Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1964).

Il progetto utilizza il framework Aracne, sviluppato dal dr. Alfredo Cosco; i Linked Open Data verso Wikidata sono stati integrati con il supporto informatico del dr. Alessandro De Troia.