date

1909

author

Azimonti, Eugenio

title

Basilicata e Calabria nella descrizione di Eugenio Azimonti [estratto 9]

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  • "Inchiesta parlamentare sulle condizioni dei contadini nelle provincie meridionali e nella Sicilia", vol. V – Basilicata e Calabrie, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero, Roma 1909, p.197.

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ZONA MEDIA COLLINARE O ZONA CENTRALE

Intelligenza, carattere morale, feste, servizio militare.

In generale l’intelligenza delle popolazioni rurali è svegliata. Si riferisce che è alquanto tarda solo nei comuni di Trecchina, di Baragiano, di Vietri di Potenza.

L’indole del contadino è piuttosto calma e lieta, quando non intervengono le disdette economiche per cattivi raccolti od altro a renderla triste.

Le popolazioni non hanno propensione per le armi. Soltanto i contadini di Gallicchio, Armento, Sant'Arcangelo, ecc. amano il fucile per la caccia. Il parroco di Senise riferisce che quei contadini hanno propensione per coltello.

La popolazione agricola è piuttosto socievole, ma non ama molto i ritrovi. Difatti non frequenta molto le bettole, per quanto di domenica, nelle stagioni con poco lavoro, s’intrattenga volentieri a giuocare alle carte.

I contadini si prestano aiuto vicendevole: hanno lo spirito del risparmio a volte anche troppo esagerato, alimentandolo con privazioni personali.

I renitenti alla leva si riscontrano con una certa frequenza tra coloro che sono emigrati prima dei 20 anni. Si può ritenere che un terzo circa di essi non si presenti pel servizio militare. Gli altri lo prestano piuttosto volentieri e ne tornano migliorati sensibilmente, sia pel fisico che pel morale.

Le feste ecclesiastiche locali osservate nella più parte dei Comuni non oltrepassano il numero di 10-15, escluse le domeniche, le quali sono rispettate solo quando tacciono i lavori campestri. Le feste ecclesiastiche sono più frequenti nella primavera e nell’estate. La popolazione è religiosa ma non bigotta, le donne più degli uomini.

In pochissimi Comuni si nota con una certa frequenza l’ubriachezza tra i contadini, causata spesso dall’eccesso del bere dopo il lavoro faticoso, spesso per la fallace credenza, diffusa a Sant'Arcangelo per esempio, che il vino sia profilattico contro la malaria. Ad ogni modo rarissimi sono i delitti occasionali da eccesso di liberazione, né può dirsi frequente l’alcoolismo.

I reati non sono molto frequenti tra i contadini. Prevalgono generalmente i furti campestri di poca entità, i danneggiamenti alle proprietà altrui (taglio di viti a Baragiano), le ingiurie e le diffamazioni (Maratea e Trecchina).

Molto rari sono tutti gli altri reati. Prevale la delinquenza degli adulti, in confronto di quella delle donne e dei minorenni. Le campagne sono sicure dovunque. La delinquenza pare, da quanto riferiscono i corrispondenti, in decrescenza e in via di attenuazione.

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