
I percorsi di Giustino Fortunato
date
28-09-1902
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title
L'On. Zanardelli a Melfi, parte II - Il banchetto e i brindisi a Melfi - L'arrivo a Rionero
summary
bibliography
- Fa parte di "Pagine e ricordi parlamentari", Bari, Laterza e Figli, 1920, pp.207-211
- Pubblicato su "Il Mattino", il 28 settembre 1902
teibody
IL BANCHETTO DA BRINDISI A
Ci telegrafano da Pellegrini).
Al banchetto di iersera in onore del Presidente del Consiglio, on.
Il saluto- egli disse- è tanto più doveroso a chi, recatosi una volta in
Dopo il Sindaco si levò l’on.
«Se l’obbligo che ho, come deputato del Collegio, di brindare anch’io all’uomo di brindare anch’io «all’uomo, che oggi onora di sua presenza noi e la nostra Provincia, può, in questa occasione, avere «un intento di comune espressione politica, - ebbene, o signori, lasciate che io ricordi e che rinnovi «il saluto augurale, che dalla vostra città, or sono sette anni, il 16 maggio del 1895, alla vigilia di «una delle più contrastate elezioni generali del Regno, io inviai nel nome vostro, del maggior «numero di voi, a Applausi).
«Tanti rancori che parevano eterni, tante lotte che sembravano inesauribili, tante correnti, tante «abitudini che solo un cataclisma noi credevamo potesse interrompere tante cose non tutte nè belle «nè buone son passate, - e quel tempo ormai ci appare lontano assai più del vero, come dianzi, «guardando di qui nell’aperta campagna, dietro il velo della pioggia, le vette del Vivissimi applausi).
«Ed oggi eccolo qui tra noi, in quest’ultima tappa del faticoso suo viaggio per la nostra Provincia, «testimone e auspice di una grande verità, - questa, cioè, che il problema del Applausi).
«Egli cotesto problema, nel recente suo discorso di Napoli, ha coscienziosamente posto nei «termini precisi e degni di un elevamento sempre maggiore, suffragato da ragioni ideali di giustizia «e confortato da ragioni pratiche di salvezza comune, di un elevamento civile ed economico, per «opera di tutto un indirizzo di politica generale, - nelle province meno prospere e meno fortunate: «meno fortunate (è la parola da lui pronunziata), non per colpa nè per vizio di uomini, ma per «minori fonti, per minori risorse naturali di pubblica ricchezza, che a noi meridionali rendono poco «men che insostenibile, causa la estrema povertà di nostra terra, - poco men che insostenibile, io «ripeto, il presente carico tributario del Regno (Approvazione).
«Certo, averlo così posto non significa punto averlo risoluto. Tutt’altro! E a voi è noto che io ho «sempre rifuggito e che non mai come ora io rifugga, riguardo ad esso, da ogni illusione, da ogni «falsità, da ogni mistificazione. Tutt’altro, specialmente, se tra noi meridionali per i primi è ancora «tanta la confusione e il clamore delle lingue, tanta l’ignoranza delle cause, tanto l’egoismo meno di «classe che di persone, tanto l’impulso disordinato e cieco alle dimande, direi quasi (perchè «tacerlo?) all’arrembaggio del pubblico erario… Ma averlo così posto è già molto, addirittura «moltissimo, se posto – come è – per il bene e l’onore dell’Unità nazionale nel nome della virtù e «sotto l’egidia della libertà, poichè solo con esse e per esse è possibile onestamente raggiungere, «insieme con la meta, non la gloria che è vana cosa, non la gratitudine che non è dote del cuore «umano, ma la gioia intima e suprema del dovere compiuto (Applausi e grida di: Viva Zanardelli! «Viva Fortunato!).
«Io bevo perciò a Vivissimi applausi e lunga ovazione).
Dopo l’on.
«Alle parole così lusinghiere del Sindaco non posso rispondere se non che troppo egli è stato largo «di gentili encomi all’adempimento del mio dovere. Egli mi ha assai bene espresso il suo animo, ed «io devo dichiarargli che promesse non posso dare, perchè vorrei prima avere la sicurezza di «mantenerle; ma nulla mi sta così grandemente a cuore come il migliorare le condizioni di questa «terra, meritevole di tanta miglior fortuna (Applausi).
«Ed ora il mio debito di rispondere una parola al mio carissimo amico
«Orbene io lo assicuro, che questo affetto è uno dei maggiori orgogli della mia vita, - poichè il «vostro deputato, o cittadini di Lunghi e vivi applausi).
«Sembra che il poeta della sua terra abbia proprio scritto per lui, scultoriamente, il verso: Est «animus tibi, sunt mores et lingua fidesque (Approvazione).
«Ed ora lasciatemi esprimere il vero compiacimento che provo, nell’avere avuto occasione di «visitare una così illustre città.
«Qui a
«E poichè tutto oggi ci ha parlato di
«Applausi).
«Bevo dunque caldamente a
L'ARRIVO A
Ci telegrafano da Sestini).
L’on.
notes alpha
notes int