I percorsi di Giustino Fortunato

date

1911-05-09

author

Fortunato, Giustino

title

Lettera di Fortunato a Raffaele Ciasca

summary

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bibliography

  • "Carteggio", vol. I – 1865-1911, a cura di Emilio Gentile, Bari, Laterza, 1978, pp. 305-306

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Gaudiano, 9 maggio 1911, sera

Mio carissimo Raffaele,

no, non io debbo fare il ricorso, per mille e una ragione. Quest’una che è la prima e le vince tutte è la seguente. Mio prozio omonimo al 1811 Regio Procuratore Generale presso la Corte di Napoli fu relatore del Consiglio di Stato. E la nuova circoscrizione amministrativa del Regno, sancita con il regio decreto del 4 maggio di quell’anno, fu appunto opera del Consiglio di Stato. I miei vecchi e io abbiamo sempre saputo che Giustino Fortunato, il quale nel 1804, come avvocato, difese in Napoli Atella e Rionero contro il feudatario principe di Torella, così nel 1811 lavorò perché Rionero da semplice frazione di Atella fosse elevato a comune autonomo e divenisse sede di giudice. Ma non mai sia che i miei abbiano menato vanto di ciò! E quantunque, dacché la mia famiglia risiede in Rionero, ossia dal 1720, non mai uno solo patì danno come che sia per opera nostra quantunque i miei non tollerassero dopo la reazione del 1849 che a un solo di Rionero fosse torto un capello, così che de’ 124 Comuni della Provincia soltanto Rionero non ebbe mai attendibili, dal 1849 al 1860, ebbero a soffrire tutto quello che soffrirono soltanto per motivi che è bello tacere, mentre Rionero dovè soltanto all’opera personale di mio zio Gennaro, borbonico ma uomo d’onore, se non patì l’onta di aver ospitato e festeggiato Crocco, come Melfi e Venosa!

Vedi dunque, mio carissimo Raffaele, per quali e quante delicatissime ragioni personali, non io, no, posso e debbo essere l’oratore della cerimonia di là da venire!

Si riferisce al discorso Nel primo centenario della elevazione di Rionero a Comune autonomo, pronunciato da R. Ciasca a Rionero il 5 ottobre 1911.

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