Documenti medievali di Potenza tràditi nel volume della Sommaria

date

1418-02-18

title

107. Mandatum postulati Potentini

summary

Andrea de Berlangerio di Napoli, vescovo eletto potentino, dà mandato a Giuliano, arciprete della chiesa di S. Michele, e ai prepositi e procuratori della stessa (Nicola de Porta e Colutio de Alma) di far redigere un pubblico inventario dei beni appartenenti alla chiesa di S. Michele, siti nel territorio di Potenza e della città, al fine di evitare defraudazioni.

bibliography

  • Inserto in doc. n. 109, ASNa, Regia Camera della Sommaria, Diversi, 1a numerazione, Dip. Somm., I, 309, n. 4bis, cc. 122v-129v, n. 46 [S].

teibody

Nos frater Andreas de Berlangerio de Neapoli, postulatus Potentinus etc.

Al momento il vescovo eletto Andrea de Berlangerio è sconosciuto alla storiografia; in questo periodo, Gams e Eubel indicano alla guida della diocesi potentina fra Benedetto, cui successe nel 1419 il vescovo Angelo, napoletano, già presule di Tricarico (Gams, Series episcoporum, p. 913; Eubel, Hierarchia catholica, I, p. 407; Colangelo, Cronotassi dei vescovi, p. 220). Nel protocollo dei documenti in cui questa testimonianza è inserta (docc. n. 109 e 110-1418 febbraio 20) si fa riferimento allo scisma d’Occidente: probabilmente la vicenda della elezione di Andrea de Berlangerio da parte del capitolo e della sua conferma da parte della regina Giovanna, concretatasi però non in un vero e proprio presulato, quanto piuttosto in un ruolo di procuratore della diocesi (come si legge nei docc. nn. 109 e 110), va inserita in questo contesto storico e letta alla luce dei repentini cambiamenti verificatisi nel 1418. A tal proposito, Rendina nella sua Istoria scrive: «Furono così frequenti le mutazioni dei vescovi nella città di Potenza, in questo tempo che durò lo scisma nella chiesa di Dio; perlocché stimo dura prova il poter rintracciare l’ordinata serie de’ vescovi che sono stati in questi anni» (Rendina, Istoria della città di Potenza , ediz. Abbondanza, p. 270; ediz. Villani-Mariano-Caserta, p. 274).

Tenore presentium mandamus vobis donno Iuliano archipresbitero Sancti Michaelis de Potentia, donno Nicolao de Porta, donno Colutio de Alma priostris et procuratoribus dicte ecclesie ac omnibus aliis clericis ecclesie ipsius Sancti Michaelis quatinus, vigore et autoritate presentium, ut bona ecclesie vestre omnia stabilia ubique sistentia ipsius ecclesie, que ipsa ecclesia habet in territorio civitatis Potentie et intus dictam civitatem, et in dannum ipsius ecclesie et vestrum preiudicium animale non pereant nec fraudentur a quempiam, per puplicum inventarium fiendum per vos cum diligentia ascribi et fieri faciatis instanter in vestrum et ipsius ecclesie comodum et honorem ac ad declarationem omnium futurorum; ascribi faciendo particulariter bona ipsa et non in aliquo obmictendo ‹sic› in fraudem ecclesie supradicte, sed singula in dicto puplico inventario fiendo sollemniter ascribantur et alia que ascribenda sunt non obmictantur ‹sic› quomodolibet vel perdantur, ut disparia paribus adiungantur et detur singula(r)iatas unumque rei, que defectu negligentie sive fraudis non possint quomodolibet deperiri et in hoc nullam moram temporis vel negligentiam commictatis, sicut penam excomunicationis incurrere evitatis.

Così S per ut Così S per animarum Così S per singularitas Così S per unicuique

Dat(um) Potentie in episcopali palatio Potentino, XVIII mensis februarii, undecime ind(ictioni)s.

notes alpha

    notes int