
Documenti medievali di Potenza tràditi nel volume della Sommaria
date
1422-09-12
title
117. Instrumentum testamenti di Gerardo de Novello
summary
Gerardo de Novello di Potenza, stando nella propria casa sita nella parrocchia di S. Gerardo, infermo nel corpo ma sano di mente, fa rogare il proprio testamento nuncupativo, nel quale istituisce quale proprio erede il nipote Mattia de Albano, figlio di Nicola, ad eccezione dei legati e fedecommessi declinati di seguito. In primo luogo, elegge quale luogo di sepoltura del proprio corpo il monumento comune dei presbiteri sito nella chiesa di S. Gerardo, alla quale lascia per la cera e il denaro necessario per le proprie esequie una somma a scelta dei suoi epitropi. Fa un lascito, per i mali eventualmente commessi, pari a tre tarì; lascia alla chiesa di S. Gerardo la somma di tre tarì da utilizzare per la sua riparazione; per la riparazione delle chiese di S. Michele e della Ss. Trinità fa un lascito di un tarì. Lascia a Luca de Goffo ‹ovvero Coffo›, vita natural durante, una casa sita nella parrocchia di S. Gerardo (da lui tenuta in beneficio), con la condizione che si celebri una messa a settimana e che, prossimo alla morte, destini detta casa a un altro sacerdote di S. Gerardo, con il medesimo onere di messe, e che ciò avvenga in perpetuo. Lascia a Gerardo de Pulchrino una vigna un tempo appartenuta al fu Gerardo de Balba (da lui tenuta in beneficio), con la condizione che sia celebrata una messa a settimana e che alla sua morte passi a un altro presbitero di S. Gerardo, con i medesimi oneri di messe, e che ciò avvenga in perpetuo. Lascia a Colangelo figlio di Mattia, suo nipote, cinque albamina. Lascia alla chiesa di S. Gerardo un pezzo di terra posseduto indiviso con Coluccia de Aprutio, in località Canale, unitamente a un altro pezzo di terra nella medesima contrada; lascia alla luminaria di S. Gerardo un terreno in contrada Fontana delle Canne. Lascia un torchio al suo padrino spirituale Luca, a titolo di risarcimento per le sue fatiche. A Giovannella figlia di Andrea Conte lascia un materasso usato; al cantore lascia due tarì, che gli doveva. Fa un lascito a Conte de Matera, suo parente, pari a tre tarì; lascia alla sua servitrice Caterina una tunica nuova di colore verde, una cintura d’argento e un pezzo di tela de stuppa. Lascia ad Antiquo 5 tarì, che gli doveva; a Giovanna figlia di Mattia destina una coperta nuova e un paio di lenzuola. Da ultimo elegge quali propri epitopi Luca de Coffo e Mattia, suo nipote.
bibliography
- ASNa, Regia Camera della Sommaria, Diversi, 1a numerazione, Dip. Somm., I, 309, n. 4bis, cc. 64r-66r, n. 20 [S].
teibody
(c. 64r) In nomine domini nostri Iesu Christi amen. Anno a nativitate ipsius millesimo quatricentesimo vicesimo secundo, regnante serenissima domina domina nostra
Nos ‹sic›
‹sic› suo spirituali, pro fatigiis suis, torchium unum; item legavit ‹sic› contenta in eo plenarie exequatur et debite executioni demandatur. Unde ad futuram memoriam et ditti testatoris preces et omnium quorum et cuius interest et interesse poterit certitudinem et cautelam, fattum est exinde presens puplicum instrumentum testamenti per manus mei preditti notarii, signo meo solito signatum, mei qui supra iudicis et nostrorum subscriptorum testium subscriptionibus roboratum.
Dubito della lettura, in seguitoChitano
Dubito dello scioglimento
Così S per ?donni
Così S perlinteaminibus
Quod scripsi ego predittus
Ego
Ego donnus
Ego donnus
Ego donnus
Ego
Ego donnus
Ego
Così S perRiccardo
(da docc. coevi)
notes alpha
notes int