
Documenti medievali di Potenza tràditi nel volume della Sommaria
date
1451-08-26
title
151. Litterae unionis, annexionis et incorporationis
summary
Antonio vescovo di Potenza, preso atto del fatto che la cappella intitolata alla Visitazione di S. Elisabetta o della Beata Maria Vergine, sita in maiori ecclesia Potentina è priva di proventi o redditi, talché non è possibile garantire la celebrazione dei divini uffizi, forte del consenso del capitolo riunito in sacrestia, annette, unisce e incorpora a detta cappella, nella misura dei due terzi, i diritti e le pertinenze derivanti dalle seguenti proprietà beneficiali, vacanti in seguito a libera rassegnazione dell’incarico da parte dell’ultimo rettore, Nicola Martini di Potenza: la chiesa di S. Teodoro in tenimento castri Balii ‹ovvero Vaglio›; la chiesa di S. Thoma in contrada Tiera; l’isca beneficiale posta a Sancti Moncii ‹ovvero Roncii›, nei pressi di un mulino; l’isca posta nei pressi del fiume Barci ‹ovvero Basento?›; una casa nella parrocchia di S. Gerardo; stabilisce inoltre che l’ulteriore terzo derivante dai redditi di tali cappelle, ische e casa sia unito, annesso e incorporato alla chiesa parrocchiale di S. Michele, per ovviare alla sua indigenza. L’annessione avviene in seguito a investitura per anulum di Costantino de Anatrono e Gaspare de Vineola, presbiteri e procuratori della cappella della Visitazione, nonché di Angelo Nicolai Grossi, arciprete di S. Michele, da parte del presule potentino, mentre l’immissione nel possesso corporale è affidata a Nicola Zappa, arciprete della Ss. Trinità, a ciò deputato da parte del presule Antonio. Dopo l’escatocollo, il vescovo di Potenza Antonio dichiara di voler aggiungere i seguenti possessi a quelli già annessi alla cappella della Visitazione, vale a dire: un’isca ultra flumen magnum; un pezzo di terra al vallone Pissitelli; un pezzo di terra a la valle de Iapiro; un orto a la valle de li Salici.
bibliography
- Inserto in doc. n. 153, ASNa, Regia Camera della Sommaria, Diversi, 1a numerazione, Dip. Somm., I, 309, n. 4bis, cc. 85v-88r, n. 29 [S].
teibody
Angeli), 1450-1463; Gams,
Series epicoporum, p. 914 e p. 891; Eubel,
Hierarchia catholica, II, p. 218; «napoletano, dottore in legge, consigliere regio, già canonico e vicario generale di Napoli e vescovo di Lucera, fu trasferito a Potenza l’11 luglio 1450; morì nel 1463 circa»: Colangelo,
Cronotassi dei vescovi, p. 231. Rendina lo descrive come «tanto affetto» alla chiesa potentina, alla quale donò: un «bacolo pastorale d’argento indorato con molte figure di rilievo [...] si asserisce essere tredici libre di peso. Dieci borse di seta ed oro con testate, una tazza d’argento di una libra, un paio di ampolline d’argento, una navicella d’argento per l’incenzo, una croce piccola d’argento, un pontificale miniato in bergameno assai vago, con lettere d’oro; [...] un piviale grande lavorato in perle, mistre, sandali, coppe d’argento con patene, un vaso di rame cipro per l’olio santo ed altre molte cose che si tralasciano»; al presule Antonio Angeli, inoltre, si deve – stando a Rendina - «la lodevole costumanza» di celebrare una volta al mese l’officio di S. Gerardo con rito doppio (Rendina, Istoria della città di Potenza cit., ediz. Abbondanza, pp. 279-280, ediz Villani-Mariano-Caserta, p. 286).
Significamus vobis quod in nostri ‹sic› Martini
Così S perMarie
(vedi in seguito)
Così S percum
Così S perRoncii
Così S perfratrum Minorum
Così S per ?magnum
Così S perresignationem
Così S perbeneficiarium
Così S perarchipresbyterum et procuratorem
Così S per?gratam
Data
Data ut supra de mandato domini supradicti episcopi
Ego
Ego domnus
Ego dopnus
Signum crucis proprie manus
Così S perRoti
notes alpha
notes int