
Documenti medievali di Potenza tràditi nel volume della Sommaria
date
1363-07-08
title
63. Intrumentum testamenti di Tommaso de Auruena de Roto
summary
Tommaso de Auruena de Roto, di Potenza, stando nella propria casa infermo nel corpo, ma sano di mente e nel pieno delle proprie facoltà di memoria e locutorie, fa rogare il proprio testamento nuncupativo, nel quale istituisce quali eredi, di tutti i propri beni, i figli Nicola e Giovanni, ad eccezione dei legati e dei fidecommessi di seguito declinati; stabilisce che la propria sepoltura avvenga nella chiesa della Ss. Annunziata de casali Potentie e, per detta sepoltura, destina due tarì; lascia ai chierici di S. Gerardo, per le sue esequie, otto tarì; lascia alla chiesa di S. Giovanni di Potenza, ai fini della sua riparazione, tre tarì; lascia alla ‹chiesa› di S. Croce un tarì e mezzo; alla chiesa della Ss. Trinità, affinché i chierici della stessa prendano parte alle sue esequie, le terre da lui possedute con detta chiesa della Ss. Trinità; fa un lascito per messe cantate pari a tre tarì; lascia a Manfredo Cortesio, suo padrino, un tarì; lascia a Comino, fornaio, dieci tarì; lascia a Raimondo de Montisano tre tarì; ad Antonio Pignatario, due tarì; a Margherita, sua nipote, una vitella di due anni; a Giovannella, tre tarì; a Giordania sua figlia, tre tarì. Lascia quindi una botte piena di vino e statuisce che detto vino sia venduto e che il denaro percepito da detta vendizione, sia utilizzato per l’anima dei suoi defunti genitori; lascia a Margarucia, sua nipote, un materasso e un tappeto; al diacono Vito una padella grande di rame; stabilisce che Antonella, sua ‹attuale› moglie sia la legittima tutrice del figlio Giovanni; lascia a Nicola, suo figlio ed erede, nato dal precedente matrimonio con la defunta Guberosa, in ragione della dote da lui ricevuta da quest’ultima, una casa sita nei pressi della parrocchia di S. Michele di Potenza; lascia ad Antonella sua moglie, per la dote ricevuta al tempo del matrimonio, sei once, nonché una cintura d’argento con cinto viola, per i buoni servizi da lei prestatigli. Elegge i propri epitopi e distributori nelle persone di Nicola suo figlio e di Antonella sua moglie.
bibliography
- ASNa, Regia Camera della Sommaria, Diversi, 1a numerazione, Dip. Somm., I, 309, n. 4bis, cc. 318v-320r, n. 92 [S].
- Originale: ASDPz, Pergamene della chiesa della Ss. Trinità di Potenza, n. 44 [A].
- Pedìo, Cod. e cart. Potentino, pp. 336; Id., Cartulario della Basilicata, III, p. 110.
teibody
(c. 318v) In nomine domini nostri Iesu Christi amen, anno eius nativitatis millesimo trecentesimo sexagesimo tertio, regnante domina nostra
Nos ‹sic› ‹et fideicommissis›; et legavit pro exepultura sua, et exequia in
ARoto
Aelegit
Aclericis
ATrinitatis
Aterras
Acanendis
Apatrino
AComino Furnario
APignatario
AIohannelle
AIordanie
ARoti
Asuorum
AGuberosa
Aiur(e) docium supradict(arum)
Ainfrascriptis legatis
Aclericis
Unde ut supra et taliter ego
† Ego
† Signum crucis proprie manus
† Signum crucis proprie manus
ABellovidere
AFina
notes alpha
notes int