
Documenti medievali di Potenza tràditi nel volume della Sommaria
date
1399-12-18
title
92. Instrumentum testamenti di Palmerio Budario
summary
Palmerio Budario di Potenza, malato ma sano di mente, desiderando provvedere alla salute della propria anima, fa rogare il proprio ultimo e definitivo testamento, nel quale istituisce quale erede dei propri beni mobili e stabili il diacono Tommaso Budano ‹ovvero Budario›, suo figlio; lascia quindi alla figlia Antonella Budano ‹ovvero Budario› una dote di sei tarì; contestualmente, la predetta Antonella si dichiara soddisfatta della dote di paraggio ottenuta per le sue future nozze e rinuncia a qualsiasivoglia surplus a lei eventualmente spettante dai beni del padre; lascia quindi alla chiesa di S. Gerardo sei tarì per le decime non corrisposte; lascia tutti i propri beni stabili e mobili - come già detto - a Tommaso diacono, suo figlio, eccezion fatta per i sottoelencati lasciti. Stabilisce che il proprio corpo trovi sepoltura canonica nella chiesa di S. Gerardo e per questo lascia quindici tarì; per i mali eventualmente commessi fa un lascito di sei tarì; per le decime non corrisposte alla chiesa di S. Gerardo, lascia tre tarì; stabilisce che, il giorno della sua morte, le esequie debbano avvenire secondo la volontà del diacono Tommaso suo figlio, di Antonella sua figlia e degli epitopi; lascia per la celebrazione delle messe nel giorno delle sue esequie due tarì; fa un lascito per la costruzione del campanile della chiesa di S. Gerardo pari a due tarì; destina ad Antonella de Carnone, per i servizi per lungo tempo prestati, un materasso, un cuscino, due paia di lenzuola, un tappeto, una catena per il fuoco, un calderone e un telaio con tutti i suoi accessori; lascia alla predetta Antonella, per lo stesso motivo, una cintura d’argento con perline; lascia alla predetta Antonella causa amoris la sala di una casa (fatta eccezione per il vegetarium), ubicata presso la casa ‹ovvero chiesa ?› di Santa Zaccaria e della sua famiglia, circondata da querce, con la clausola che questa concessione è valida vita natural durante e che, alla morte di Antonella, detta sala passi nel possesso di Demetrio, suo nipote naturale, figlio di Antonella ‹de Carnone e del figlio Tommaso diacono ?›; qualora Demetrio non dovesse arrivare alla maggiore età, a succedergli deve essere il diacono Tommaso suo figlio; stabilisce altresì espressamente che se Antonella de Carnone dovesse convolare a nozze o se dovesse avere un amante, mentre è ancora in vita il diacono Tommaso, immediatamente deve essere espulsa dal dominio e dalla proprietà di detta sala e questa deve tornare nel possesso e nella proprietà del diacono Tommaso; lascia a Nicola de Martino, suo nipote, la metà di appezzamenti di terra che si trovano in Vallone Moarii ‹ovvero Molarii›, posseduti pro indiviso con Angelo de Bonoinfante; lascia a Strangia de Labro, sua sorella, un tarì; a Manfredo de Centum Manibus, suo padrino, un tarì; elegge quali propri epitopi il diacono Tommaso, suo figlio; Manfredi de Centum Manibus e Antonella, sua figlia.
bibliography
- ASNa, Regia Camera della Sommaria, Diversi, 1a numerazione, Dip. Somm., I, 309, n. 4bis, cc. 252r-254v, n. 76 [S].
teibody
(c. 252r) In nomine domini nostri Iesu Christi amen. Anno a nativitate ipsius millesimo tricentesimo nonogesimo nono, regnante serenissimo domino nostro domino
Nos
Così S perBudarius
(da docc. coevi, qui e in seguito)
Così S perobtineat
Così S per ?si
Così S perMolarii/Molarium
(da doc. coevi)
Così S
Dubito della lettura
Quod scripsi ego predittus
† Ego
† Ego domnus
† Ego domnus
† Ego
† Signum crucis proprie manus domni
† Ego
† Ego
† Signum crucis proprie manus
notes alpha
notes int