
Documenti medievali di Potenza tràditi nel volume della Sommaria
date
1412-09-22
title
99. Instrumentum testamenti di Manfredi de Centomanibus
summary
Manfredi de Centum Manibus di Potenza, stando nella propria abitazione sita in Potenza nella parrocchia di S. Gerardo, ammalato di peste delle ghiandole, ma nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali e locutorie, fa rogare il proprio testamento nuncupativo, nel quale: istituisce quale propria erede la sorella carnale Angelica, alla quale lascia sei tarì; elegge quale luogo di sepoltura del proprio corpo il sepolcro comune dei presbiteri della chiesa di S. Gerardo; destina per la cera e il denaro occorrenti per la veglia funebre e per le sue esequie un lascito a scelta degli epitopi; lascia per i mali eventualmente commessi tre tarì; fa un lascito ai chierici della chiesa di S. Gerardo pari a tre tarì; lascia alla luminaria della predetta chiesa due appezzamenti di terreno siti a Potenza, in contrada Rifreddo; lascia alla luminaria predetta le terre che si trovano a valle del ‹Castrovetere› della città di Potenza; lascia per le messe da dirsi, da parte dei chierici, sei tarì e mezzo; lascia a Floria sua servitrice, due once e un tarì (che le doveva), nonché un materasso, un paio di lenzuola, un cuscino, un tappeto, una cintura d’argento, due tuniche di lana, dieci tomoli di frumento e un paiolo di stagno; lascia alla chiesa di S. Gerardo, per un vestito di panno di lino, sette tarì; lascia ad Antonello, figlio di Floria, un piccolo scrigno munito di chiavi; lascia all’erede Angelica, sua sorella, un materasso, un paio di lenzuola e un tappeto che detta Angelica sarà tenuta, dopo la morte del testatore, a dare ed assegnare a Bona figlia di Marco Marchesi; lascia alla stessa ‹Angelica ovvero Bona ?› una trapunta imbottita con penne; lascia a Nicola suo fratello una tovaglia ‹?› grande di lino, una piccola botte per riporre il vino, un appezzamento di terra situato presso le sue vigne, un farsetto di ferro, una cassa, una panca, una botticella di vino della capacità di due salme; fa un lascito a ‹?› pari a due tarì; lascia ai suoi epitopi due tarì; lascia a Basertia sua nipote una tovaglia di lino; da ultimo, istituisce quali propri epitropi, distributori ed esecutori Angelica sua sorella e Nicola suo fratello.
bibliography
- ASNa, Regia Camera della Sommaria, Diversi, 1a numerazione, Dip. Somm., I, 309, n. 4bis, cc. 219r-221v, n. 65 [S].
- Rendina, Istoria della città di Potenza cit., ediz. Abbondanza, p. 273; ediz. Villani-Mariano-Caserta, p. 278 (sotto l’anno 1413); Pedìo, Cod. e cart. Potentino, pp. 341; Id., Cartulario della Basilicata, III, p. 176 (notizia tratta da Rendina).
teibody
In nomine domini nostri Iesu Christi amen. Anno a nativitate ipsius millesimo quatricentesimo tertiodecimo, regnante serenissimo domino nostro domino
Così S perDalmatie
Nos ‹sic›
‹sic›
‹sic› de lana, item de frumento tumulos decem, item caldarellam unam de ere. Item legavit ‹sic›, butticellum unum parvum ad tenendum vinum, item eidem petiam unam unius terre iuxta vineas suas suis loco et finibus limitata, item lauderium unum de ferro, item cassam unam, bancum unum, item butticellum unum salmarum duarum de vino amore affinitatis; item legavit eiusdem nepotum suarum amore tarenos duos; item legavit cuilibet epitroporum suorum tarenos duos; item legavit
Così S percaput
Così S peralterius petie
Così S pertobaleam ... de lino
Così S in luogo di un nome di persona
Così S persuffragatur
Quod scripsi ego predittus
† Ego
† Ego presbiter
† Ego presbiter
† Ego presbiter
† Ego diaconus
† Ego
Così S qui, sopraOppido
notes alpha
notes int