
I percorsi di Giustino Fortunato
date
1909
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Zona montuosa o zona occidentale. Caratteri fisici, economici, demografici del territorio
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- Inchiesta parlamentare sulle condizioni dei contadini nelle provincie meridionali e nella Sicilia, vol. V – Basilicata e Calabrie, Tipografia Nazionale di Giovanni Bertero, Roma 1909, pp. 11-13
teibody
Geograficamente è costituita dai bacini delle alte valli, coi nuclei montagnosi più imponenti, quali sono quello che fa da spartiacque tra il
Platano
, che va nel
e questo nelTanagro
Sele), il cui punto culminante è il
Comprende, per solo versante settentrionale, il maestoso massiccio montuoso del
Racchiude ancora, ma assai meno alpestri dei precedenti, il nucleo montagnoso separante i bacini del
Ruoti
che va nel
e questo nelTanagro
Sele) e dell’
Topograficamente si alternano le pendici erte e dirupate (regno della silvicoltura e della pastorizia) con gli altipiani a non forte pendio, e in qualche punto quasi pianeggianti (
In complesso, però, predominano, come è ovvio, le pendici a forte pendenza e le valli con fondo piano poco ampio.
Geologicamente è una delle regioni più disgraziate che immaginare si possa. I nuclei montagnosi più alti, e però più antichi, costituiscono terreni saldi, ma sterili; «Sono costituiti da una poderosa impalcatura di calcari triasici a noduli di selce e halobie, sormontati da fitte stratificazioni di schisti silicei, insieme coi quali sono curvati e corrugati in pieghe tettoniche di una mirabile precisione. Tali rocce silicee triasiche costituiscono una specialità della
Se il geologo ha di che compiacersi, non altrettanto può dirsi dell’agronomo. Si hanno, da tali schisti silicei, delle terre tra le più povere che si trovino in Italia.
I massicci meno imponenti, geologicamente meno antichi, che ai primi si appoggiano, hanno un’altra ben triste prerogativa: quella di essere tra i terreni più instabili di tutta Italia. Si compongono, invero, per buona parte del così detto flysch, caratteristico dell’eocene superiore, vario di schisti, di argille scagliose, di galestri, di calcari marmosi, di brecce, di conglomerati e di arenarie a elementi cristallini, facili ad essere decomposti, trasformati, rammolliti, disgregati e dissestati dall’azione degli agenti atmosferici, non che da quella dei fili d’acqua sottili ed innumerevoli serpeggianti tra i predetti svariati sedimenti del flysch eocenico: acque sotterranee, provocanti, sui liscioni di scorrimento, il varamento delle masse soprastanti, quando, per opera di torrenti, è stato scavato e scalzato il piede delle sponde. Da ciò scoscendimenti o smottamenti e frane innumerevoli.
Costituiscono poche e piccole oasi nel grande deserto di questo tristissimo territorio frastagliato e instabile gli antichi fondi di laghi postpliocenici dell’alta
Climatericamente è una regione con inverno lungo e piuttosto rigido, con nevicate a volte abbondanti; quasi mancante di primavera; con estate breve e non eccessivamente calda, asciutta; con venti fortissimi e predominanti in ogni stagione. Le abitazioni, le fogge del vestire, il vitto, ecc., risentono di tali condizioni climateriche.
Il carattere generale prevalente del territorio è agrario; mancano completamente le industrie manifatturiere.
Agrariamente, aveva in tempi non molto lontani forse più importanza la pastorizia, che non l’agricoltura propriamente detta; ma oggidì che la pastorizia nomade è pressoché scomparsa, l’agricoltura, per quanto miserrima, prevale per importanza sulla pastorizia.
Popolazione. Quantità. Densità – La zona in questione abbraccia il territorio di 34 dei 44 Comuni del circondario di
Come densità di popolazione di questa zona montuosa può, perciò, pigliarsi, in mancanza di una nozione precisa sulla sua estensione superficiale, la media dei due circondari di
Totale (zona montuosa e occidentale)….. kmq. 5482 267,832 pop. (48,8 ab. per kmq.)
Date le tristissime condizioni naturali di questa zona e la conseguente sua limitata capacità produttiva per l’altitudine del terreno ingrato e, soprattutto, per i metodi assai rudimentali di sfruttamento delle già scarse attitudini produttive del suolo, può ritenersi sia relativamente notevole tale densità di popolazione.
Se si tien presente che dal 1881 al 1901 la popolazione di questa zona ha subito una diminuzione notevole, che è di 38,233 abitanti sopra 273,951 che ne aveva al 1881, ossia del 13%, non si può fare a meno di essere meravigliati del come potesse vivere sopra tale territorio una popolazione relativamente così fitta, pure supponendo che prima del 1881 la produzione lorda complessiva dell’agricoltura e della pastorizia fosse maggiore che non nel 1901.
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