Documenti medievali di Potenza tràditi nel volume della Sommaria

date

1455-07-15

title

154. Litterae patentes di Innico de Guevara

summary

Innico de Guevara, marchese di Vasto, conte di Ariano, Potenza e Apice, gran siniscalco del regno di Sicilia, considerando che per la costruzione di un nuovo mulino per iniziativa della propria consorte ‹Covella Sanseverino› è necessario, per far arrivare l'acqua al mulino, fare uno scavo attraversando terre appartenenti alle chiese di S. Michele, di S. Francesco, di S. Gerardo, dà mandato al proprio cancelliere e maestro razionale, Giovanni de Amodeo, di assegnare alle predette chiese, a titolo di risarcimento, le terre comitali poste in località Poggio Pilato, nel tenimento di Potenza, da dividere secondo gli accordi a cui le chiese perverranno tra loro.

bibliography

  • Inserto in doc. n. 155, ASNa, Regia Camera della Sommaria, Diversi, 1a numerazione, Dip. Somm., I, 309, n. 4bis, cc. 103r-106r, n. 39 [S].
  • Copia inserta: Napoli, Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria, Diplomatico, Pergamene del Fondo Fusco, (25-Potenza), segn. 10 BB I n. 39 [B].

teibody

Ynnico de Guevara gran senescallo Vasti marchio, Ariani, Potentie, Apitii comes ac regni Sicilie magnus senescallus etc.

B Apicii >Nobile uomo d’armi catalano, giunse a Napoli al seguito di Alfonso d’Aragona; maggiordomo di Casa Reale, fu altresì nominato gran Siniscalco del regno, settima carica del regno di Sicilia; conte di Ariano e Apice, marchese del Vasto, fu titolare del feudo di Potenza, unitamente alle terre di Vignola, Anzi, Vietri, con il titolo di conte. Nel 1445 dispensò l’Università dal pagamento di dieci once e concesse ulteriori benefici fiscali affinché fossero ricostruite le mura cittadine, ormai in rovina. Passò a miglior vita nel 1471 (Rendina, Istoria della città di Potenza, ediz. Abbondanza, pp. 109; 278; 281; ediz. Villani-Mariano-Caserta, pp. 283-285; p. 289; Masini, Potenza nel XV secolo, p. 5; Id, II. La città medievale. La città dei de Guevara e il ruolo dei francescani, p. 37; De Cunto, La città di Potenza tra i Guevara e i Loffredo, pp. 63-65; A. Ryder, Guevara, Inigo, in DBI vol. 60 (2003), ad vocem.

Presenti nostra facimo noto como per la illustra marchesa nostra consorte, nel tenimento dela cita nostra di Potenza essa have fatto novamente edificare uno molino co nostra spontanea volunta et perche nelo fare il ditto molino ei bisognato per fare condure laqua et fare il budale del ditto molino estato necessario che il detto undale overo for(m)a per andare l’acqua che sia stato toccato certe terre le quale sono appartenente a certe chiese dela cita nostra de Potenza, como e la chiesa de Santo Michele, la ecclesia di Santo Francisco, la ecclesia de Santo Girardo et alcuno altro benefitio che pretende havere raysone in le ditte terre, et havendo fatto fare la prefata marchesa nostra consorte il ditto molino con lo ditto undale // (c. 104r) che va l’acqua a lo preditto molino con volonta de li patroni sopraditti de San Michele, Santo Francisco et Santo Girardo have toccato le terre che so state necessarie alo curso dellacqua per lo ditto undale per andare l’acqua a lo ditto molino; dove per tenore de la presente, considerato lo corso del’acqua e fatto lo ditto undale sopra le terre sopraditte de San Michele, Santo Girardo, Santo Francisco et altri beneficii, de nostra mera et spontanea volunta volimo gratiosamente donare alle ditte ecclesie per satisfatione del transito dellacqua et ditto undale fatto sopra le ditte terre, uno pezo de terreno nostro posto insul tenemento de Potenza, nominato Pogio Pilato, co vallone daqua dalla, co altri veri confini. Et che le ditte ecclesie San Michele, Santo Francisco, Santo Girardo o alt(r)ii beneficii che debiano spartire el detto terreno di Pogio Pilato che ciascuno habia la rata contingente secondo loro accordo, comandando a vui Ioanni Demidei nostro cancellieri et mastro rationali che ve condocenite alle parte di Potenza, che li debbiate ponere in vera pox(essio)ne le ditte ecclesie San Michele, Santo Francisco, Santo Girardo et laltri beneficii delo ditto terreno de Pogio Pilato colli soi veri confini et che per nostra parte alle ditte ecclesie pozati fare fare tutte q(ue)le scritture, stromenti che alle ditte ecclesie placera delo ditto terreno di Pogio Pilato donato et concesso per nui, donando et concedendo a isso Ioanni quella potesta in questa causa che possa fare quanto fareste la nostra propria persona et pro cautela de zio havimo fatta fare la presente.

B epsa B budale B ille B budale (qui e in seguito) B Amidei B condocerrite B le debiati B facesse B

Data Neapoli decimo quinto iulii, tertie indictionis, millesimo quadrigentesimo quinquagesimo // (c. 104v) quinto. Ynnico de Guevara gran senescallo.

notes alpha

    notes int